venerdì 13 luglio 2012

Yayoi Kusama dazed New York


New York – 10 luglio 2012- Apre in anteprima per la stampa la  mostra di Yayoi Kusama al Whitney Museum ofAmerican Art  (aperta al pubblico dal 12 luglio fino al 30 settembre).
Nata in Giappone nel 1929, Kusama venne  negli Stati Uniti nel 1957 trovandosi rapidamente catapultata nella New York dell’  avant-garde e divenendone una  delle principali esponenti. Dopo aver raggiunto la fama attraverso mostre innovative , Yayoi decise di tornare  al suo paese natale nel 1973 ed è oggi una degli artisti contemporanei più importanti del Giappone e non solo. Di li in poi una carriera in continua ascesa, tra moste e esibizioni in tutto il mondo.
Ben nota per il suo uso di modelli densi di pois e reti, così come i suoi intensi e grandi ambienti, Yayoi Kusama lavora utilizzando  una varietà di supporti, tra cui pittura, disegno, scultura, film, performance e installazioni

New York - July 10, 2012 - Opens  just for press , the preview for  
Yayoi Kusama exhibition ,at the  Whitney Museum ofAmerican Art    (open to the public from July 12 until September 30).
Born in Japan in 1929, Kusama came to the U.S. in 1957 being quickly launched in New York of 'avant-garde and becoming one of the main exponents. After achieving fame through innovative exhibitions, Yayoi decided to return to his native country in 1973 and is today one of the most important contemporary artists from Japan and beyond. From then on a career continues to grow, including Moste and exhibitions around the world.
Well known for his use of patterns of dots and dense networks, as well as his intense and large environments, Yayoi Kusama works using a variety of media including painting, drawing, sculpture, film, performance and installations

























































La mostra comprende un gruppo pittorico  sulla infinità delle reti , dei suoi primi anni a New York, tele dense di fuochi che si inseguono freneticamente da pennelate  ondulate di un solo colore, Kusama ha ritrovato la sua direzione nelle sculture  sculture e installazioni,  adattando delle tecniche di montaggio  morbido su di esse. la mostra comprende, inoltre, significativa selezione delle sue sculture dal 1962 al 1968all’nterno del museo,inoltre, alcuni film iconici Kusama, che catturano questo periodo di sperimentazione performativa e una raccolta  di materiale d'archivio sulla sua vita.

La mostra termina con un a sorprendente installazione dal nome “Fireflies on the Water” ( 2002), in una " Infinity Mirror Room " che consiste in una cinquantina di piccole luci sospese in una piscina riflettente all'interno di un piccolo armadio a superfici a specchio ricoperto da una luce diretta e riflessa , quasi allucinatoria, un luogo dove lo spazio sembra infinito, dove non si avverte né l’inizio né la fine.
the exhibition include a group of kusama person infinity net painting from early years in new york, canvases covered in chasing , scalloped brush stokers of a single colour, kusama forged her own direction in a sculptures and installations, adopted tecniques of montage and soft sculptures. the exhibition Include, also, significant selection of her classic accumulation sculpture, dating from 1962 to 1968, at 1060 s progressed , kusama move to painting sculptures and collage to installation. the exhibition include some kusama iconics films, capturing this period of performative sperimentation; an all of archival material about her life.
the exhibition ending with a amazing installation called “Fireflies on the Water”( 2002),into an "Infinity Mirror Room" that consisted in fifty tiny lights suspended over a reflecting pool within a small mirrored  enclosure surfaces and coverage of a direct and reflected lights is hallucinatory, space appears infinite with no beginning or end














 Ma non è finita qu!!, i dopo la mostra e la conferenza, ci siamo spostati dal museo direttamente sulla Fifth ave per assistere all’anteprima della collezione realizzata dall’artista per Louis Vuitton.
Probabilmente una della più grandi collaborazioni della Maison
Louis Vuitton è partner della mostra dedicata all’artista giapponese, con la quale è scaturita una collaborazione con  Marc Jacobs
Tra tutti primeggiano i Polka dots, poi troviamo la sua  rete infinita (infinity nets), i fiori e le zucche.
La giornata e terminata con un cocktail/dinner party al  Whitney Museum ofAmerican Art    con celebrities , press, blogger e opinion leader
( NON è STATO POSSIBILE FOTOGRAFARE ALL'INTERNO)


Its only the begging, after the exhibition and the conference, we moved directly from the 
museum, to the Fifth ave to attend a preview of the collection made by the artist for Louis Vuitton.
Probably one of the biggest collaborations for the Maison
Louis Vuitton is a partner of the exhibition dedicated to the Japanese Artist, with which has come a collaboration with Marc Jacobs
Main theme Of collection are the polka dots , then we find her famous "Infinity Nets, flowers  and pumpkin.
The day ended with a cocktail / dinner party at the  Whitney Museum ofAmerican Art    with celebrities, press, bloggers and opinion leaders









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